‘Report Caritas’ nel Tempo della Pandemia

“TU, Signore, provvedi il cibo nel tempo giusto a chi ha gli occhi rivolti in attesa.
TU apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente …   
Il Signore sostiene l’orfano e la vedova” sal.145,15-16; 146,9)

 

E’ questo un lungo tempo drammatico in cui l’improvvisa epidemia sanitaria ed economica ha ferito le singole persone, le famiglie e la comunità intera: ha rotto ogni schema, ha soffocato tante speranze, ha messo in evidenza in forma prepotente tutte le annose povertà personali, sociali ed ecclesiali e ne ha create tante altre.

E’ in questo tempo che abbiamo l’opportunità di ripensare il nostro modello di vita, la qualità delle nostre relazioni, l’orizzonte della nostra fede, le modalità del nostro modo di evangelizzare, il nostro rapporto con i poveri, tutto il vissuto della carità e le sue opere.

Sembra che tutto vada in Look Down per educarci a nuove prospettive, ad una vita diversa è più umanizzante: è tempo di elaborare nuove speranze.

In questo tempo così faticoso la Caritas Diocesana e le Caritas Parrocchiali, i servizi di alcune comunità Religiose NON si sono mai fermate e ora non si fermeranno, anzi di fronte a nuove e inedite situazioni di povertà spirituali, lavorative, economiche, familiari, relazionali causate dalla pandemia, si è sviluppata la fantasia della Carità.

Il territorio della nostra Diocesi è stato gravemente penalizzato per la chiusura dalle attività commerciali e turistiche: il fermo delle attività marittime e croceristiche, il blocco dei cantieri navali, la chiusura di tanti cantieri e tante imprese, la crisi dell’artigianato e dei luoghi di cultura, il blocco della scuola, i ritardi degli aiuti economici dello stato ha prodotto la disoccupazione galoppante ed in crescita, la mancanza di liquidità, la mancanza di cibo sufficiente per tante famiglie, disordini sociali , disorientamento dei senza fissa dimora….

In questo drammatica e preoccupante realtà si è sviluppato: più attenzione alle persone, alle loro paure, ferite e bisogni, più relazioni di coordinamento tra Caritas Diocesana, alcune Caritas Parrocchiali e delle unità pastorali e più dialogo con le istituzioni, le politiche sociali dei vari comuni e con diversi imprenditori del settore alimentare, più solidarietà e cura concreta e quotidiana, più un senso di CURA, e umanità condivisa.

Questo concreto e importante cambiamento spirituale e culturale ha prodotto: sostegni spirituali, psicologici, materiali tramite diversi e qualificati Centri di Ascolto diretti e remoti; notevoli aiuti alimentari: Agea – Fead, donazioni, accompagnamento per tantissime famiglie tramite l’Emporio Solidale, numerosissimi pasti serviti alle mense e d’asporto; innumerevoli distribuzioni di pacchi alimentari per famiglie e poveri da parte delle comunità parrocchiali o buoni acquisti alimenti; sostegno con una Baby Card e Carta Acquisti alle famiglie numerose con gravi difficoltà medicine, latte speciale per neonati, bombole di gas, scarpe e vestiti; materiale scolastico con il sostegno dell’Associazione “Cure della strada di Sorrento “; l’accoglienza nel dormitorio Caritas dei senza fissa dimora, impauriti e disorientati che hanno fatto esperienza di maggiore stabilità fermandosi per circa tre mesi visto le norme di sicurezza adottate; servizio di lavanderia e docce per tante persone povere del centro storico di C. mare con case molto fatiscenti e piccolissime; attenzione costante rivolto a tante donne che subivano violenza e ora ancor più, attraverso l’esperienza della Centro “Sora Aqua “, sostenuto da sempre dalla Caritas; sostegno economico per tante famiglie e alcune famiglie con un genitore con arresti domiciliari: aiuti economici per fitti, debiti, utenze domestiche, tasse, visite mediche;

Attenzione particolare ad alcuni detenuti della Nostra Diocesi reclusi a Poggioreale, Secondigliano… con colloqui, rapporto epistolare, aiuti economici o supportandoli con consulenze giuridiche;  il sostegno alle piccole imprese con “l‘Operazione Zarepta” attraverso la Fondazione Exodus ’94 impegnata nel settore della lotta all’Usura e alle dipendenze;

Ascolto di due avvocati per la consulenza giuridica- sociale; Grande cura hanno richiesto i migranti accolti a Sorrento con i Corridoi Umanitari: cura dei bambini, attenzione e preparazione per la Didattica a Distanza, la fatica di restare in casa, il sostegno alimentare e psicologico…in questo periodo complesso l’aver accolto altre cinque persone Eritree sempre con i Corridoi Umanitari con cui iniziare, ora tutto un lungo lavoro di documentazione, di sostegno, di integrazione.

Questo tempo più che mai in cui la Caritas Diocesana con le opere segno e le Caritas Parrocchiali vivono un grande tempo di riflessione, di risveglio, di concreti aiuti, di risposte immediate alle tante sofferenze ma anche di grande prospettiva verso il futuro dove tutti siamo chiamati a metterci in gioco non da soli ma con l’afflato delle comunità per continuare a fasciare ferite e a creare segni veri di una umanità nuova iniziata da Gesù di Nazareth.

Tutti abbiamo sperimentato, in questa Pandemia ancora segna in modo tragico il mondo soprattutto dei più poveri, degli scartati, degli invisibili del sud del mondo che c’è sempre in mezzo a noi “COLUI che provvede il cibo nel tempo giusto e apre la sua mano e sazia la fame di ogni vivente” …

Il Direttore Caritas e l’Equipe