Albania Paese delle Aquile

Albania Paese delle Aquile
ALBANIA SHQUPERIA
La bandiera albanese è rossa con al centro un’aquila nera. Gli albanesi ne vanno molto fieri. Probabilmente l’Albania viene detta terra delle aquile perché avendo un territorio montuoso prima c’erano molte aquile.
ESTENSIONE come il Piemonte e la Liguria messi insieme.
POPOLAZIONE secondo il censimento del 2011 circa 2.851.000 persone.
PERCENTUALE DI CREDENTI
– 35% atei;
– 38% mussulmani;
– 17% cattolici;
– 16% ortodossi;
– 4 % altre religioni.
Anticamente l’Albania era detta Illiria (terra degli uomini liberi)
Fu colonizzata dai Greci e dai Romani. Nel 1478 fu conquistata dall’impero ottomano(mussulmani). Gjergi Kastrioti è considerato l’eroe nazionale albanese perché riuscì a contrastare l’avanzata ottomana dal 1443 al 1479. Lo stemma della sua famiglia era l’aquila. Morto Gjeorgi gli ottomani riuscirono ad invadere l’Albania. A questo punto gli albanesi del nord, per tradizione molto cattolici, scapparono in Italia. Da qui le “arbëreshë”, comunità albofone in Italia,es. in provincia di Foggia c’è Casalvecchio e Chieuti. L’impero ottomano rimase in Albania per 500 anni lasciando una forte impronta culturale.
L’indipendenza dall’impero ottomano si ebbe nel 1912. Nel 1939 fu invasa dagli italiani e durante la II guerra mondiale dai tedeschi, contro cui si organizzarono gruppi di resistenza partigiana.
Dal 1944 al 1990 fu sottoposta ad un durissimo regime dittatoriale di stampo comunista.
Il dittatore Enver Hoxha arrivò a proclamare nel 1967 il Paese ateo per costituzione, vietando ogni confessione religiosa. Solo nella Chiesa cattolica furono uccisi 5 vescovi, 60 sacerdoti,30 francescani, 13 gesuiti, 10 seminaristi, 8 suore senza contare i laici.
Il Paese venne progressivamente isolato dal resto del Mondo. Vennero costruiti circa 600.000 bunker per potersi proteggere da un ipotetico attacco da parte dei Pesi capitalisti, ma in realtà faceva parte della campagna messa in atto dal dittatore contro i Paesi capitalisti.
Nel 1990 la situazione economica del Paese era disastrosa. Nel 1991 con la caduta del regime, iniziano le massicce migrazioni.
Attualmente si stima che circa 2.400.000 albanesi vivano fuori dai confini nazionali.
Nel 1997 l’Albania vive un’altra crisi finanziaria: dei gruppi finanziari, avallati dal governo, promettono interessi del 100% ma falliscono dopo poco e gli albanesi perdono tutti i loro risparmi. Da qui forti manifestazioni di protesta che vennero sedate dai caschi blu “cd. Operazione Pellicano).
Nel 1999 scoppia la guerra nel Kosovo:
– 13.000 persone uccise;
– 20.000 donne hanno subito stupri;
– 1 milione di Kosovari di sono rifugiati in Albania
Nel 2008 il Kosovo ha proclamato l’indipendenza non ancora riconosciuta dalla Serbia (il territorio è ancora controllato dai caschi blu).
In questo periodo di crisi economica, stanno venendo meno le rimesse dall’estero per cui 7 albanesi su 10 vivono con meno di 2 € al giorno.
Attualmente il I ministro è Sali Berisha del partito democratico, i socialisti sono all’opposizione.
In Albania sono molto forti i valori della FAMIGLIA e dell’ACCOGLIENZA.
Il Kanun è un antico codice di leggi risalenti al XV secolo. Ha ancora qualche influenza nelle regioni montuose del nord.