La donna è protagonista nel mondo insieme all’uomo, alla società, alla comunità.

Non voltarti dall’altra parte!

“Non possiamo voltarci dall’altra parte” e rimuovere un problema che coinvolge tutti.

Papa Francesco di nuovo è puntuale su un tema così drammatico, nella giornata di oggi 25 novembre dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, torna a denunciare e così richiamare l’attenzione del mondo su un fenomeno globale che assume diverse forme dalla tratta, agli abusi, al femminicidio. Questo è veramente un dramma umano e tutta la società ne sta pagando un prezzo, tutta l’ umanità.

Quindi ha ragione il Papa quando dice che troppo spesso la donna è umiliata e offesa. Allora dovremmo veramente unire le forze, non solo noi donne, ma anche gli uomini devono avere più coraggio, interrogarsi e chiedersi il perché della violenza. E dovremmo più impegnarci come società civile: la politica, le istituzioni, la scuola, la famiglia, la Chiesa devono fare molto e molto di più. Crediamo che ci sia da abitare tutto lo spazio della prevenzione, tutto lo spazio della sensibilizzazione, tutto lo spazio culturale per incidere. C’è ancora una forte presenza maschilista, una società patriarcale che domina e porta a vedere la donna come una proprietà, un corpo da usare.

La donna che subisce violenza viene umiliata profondamente quindi arriva a perdere la stima si sé, la fiducia, non si sente amata, ha questo senso di umiliazione profonda. C’è un cammino da fare, è importante l’ascolto, importante è trovare delle reti, importantissimi sono centri d’ ascolto. Trovare una Chiesa che fa un cammino a fianco, trovare una vita religiosa soprattutto femminile, per riuscire a ricostruire questa umanità ferita, questa sensazione di non valere; solo quando la donna si riprende alza la testa, capisce che è stata per un momento vittima ma che quella non è la sua condizione perché Dio non l’ha creata per essere una vittima ma per dare il meglio di sé; per essere protagonista nel mondo insieme all’uomo alla società, alla comunità.

Quando si riscatta e riprende questa consapevolezza in un cammino che è molto lungo e lento, poi si lancia verso il futuro per costruire un mondo di pace; è importante in questo percorso che la donna sperimenti una autonomia anche economica e in questo è fondamentale avere un lavoro. E’ un riscatto completo ovvero: umano, spirituale, fisico, psichico e psicologico ma anche concreto che porta la donna a sentire che sta bene nel suo corpo ed è chiamata a dare la sua parte e il suo contributo.

 

L’equipe di “Sora Aqua”