Centro di Ascolto

Responsabile: Rosario Chimenti
Collaboratrici: Alessandra Rosa Rosa - suor Rossella D'Aniello - suor Monica La Monaca

Orari di Apertura:
Lunedì:
09.00 -12.00  --  16.00 - 19.00

Martedì: 09.00 - 12.00

Mercoledì: 09.00 - 12.00 (sportello ricerca lavoro)

Giovedì: 16:00 - 19:00

Venerdì: 09:00 - 12:00

 

CONSULENZE:

Martedì: 16.00 - 18.30 (sportello CAF - Patronato)

Giovedì: 15.30 - 18.30 (sportello consulenza giuridica)

 

LA COMUNITA’ CRISTIANA CHE ASCOLTA

L’ascolto è l’atteggiamento fondamentale che ogni comunità deve assumere per far spazio alle domande dei poveri, organizzandosi per incontrare e accogliere chi si trova in situazione di bisogno.
La radice di questa attitudine si trova già nell’Antico Testamento laddove si afferma con forza che Dio ascolta il grido del povero e il popolo è invitato ad ascoltare la voce di Dio che si manifesta soprattutto attraverso i profeti e gli eventi della storia. (cfr. Es, 3,9)

Pertanto il C.d.A. (Centro di Ascolto) è lo strumento che la comunità cristiana si dà per ascoltare in modo attivo coloro che si trovano in difficoltà, nella consapevolezza che in essi Dio stesso ci interpella. Dalla comunità il Centro di Ascolto riceve il mandato dell’ascolto dei poveri e ad essa riporta le richieste dei poveri, ricoprendo un ruolo pastorale e non confondendosi con un segretariato sociale, un’associazione di volontariato o un ente di servizi.

ESPRESSIONE DELLA COMUNITÀ CRISTIANA

Il Centro di Ascolto diventa lo strumento che sollecita la corresponsabilità di tutta la comunità e non il luogo della sua delega; non esonera cioè gli altri cristiani dal dovere dell’ascolto, dell’accoglienza e della testimonianza, ma è espressione visibile e concreta di un coinvolgimento comunitario ed insieme stimolo a ulteriore impegno.
Il Centro di Ascolto, pertanto, non esaurisce il suo compito nell’ascoltare e accompagnare le persone in stato di bisogno, ma deve essere in stretto collegamento con la comunità cristiana a diversi livelli (parrocchiale, zonale, diocesano), curando, in modo particolare, il rapporto con il Consiglio Pastorale e la Caritas del livello territoriale competente.

DALL’ASSISTENZIALISMO ALLA PROMOZIONE

Accogliere e ascoltare significa avere chiara l’unicità della persona, essere consapevoli che la persona è qualcosa di più della somma dei suoi problemi, è portatrice di risorse anche nei momenti di solitudine, di abbandono e di sofferenza. Questa unicità, queste risorse vanno scoperte, ri-conosciute e messe in rete con tutte quelle del territorio.
Tutto ciò spinge a superare l’assistenzialismo; riconoscere la dignità e la responsabilità di ogni singola persona, rendendola soggetto del progetto che la riguarda, significa lavorare con lo stile della promozione.

METODOLOGIA

Per realizzare i suddetti obiettivi il Centro di Ascolto segue un itinerario metodologico che comprende: l'Accoglienza, l'Ascolto, l'Orientamento, l'Accompagnamento e presa in carico.
* Accoglienza: è mettersi a disposizione, preoccuparsi dell'altro, essere attenti, far sentire la persona a proprio agio;
* Ascolto: consiste nell'incontrare ed entrare in relazione con la persona in difficoltà, nel cercare di comprendere la situazione globale e quella del contesto in cui vive;
* Orientamento: è il momento successivo all'Ascolto. Si esaminano le risorse disponibili e si scelgono interventi possibili, tenendo conto delle reali esigenze della persona informandola sulle effettive risorse del territorio;
* Accompagnamento e presa in carico: significa attivare tutte le risorse possibili a cominciare da quelle della persona accolta, metterla in contatto con i servizi presenti sul territorio; dare risposte personalizzate per promuovere l'autonomia della persona.