Una bambina di 13 anni, sposata da due anni con un uomo molto più vecchio nel quadro d’un matrimonio combinato dalla famiglia, è stata trovata morta nella sua camera da letto, uccisa da un colpo di pistola alla testa, poco dopo avere partorito per la seconda volta e dopo che il bebè era morto. La tragedia è avvenuta nel villaggio di Dugumculer, provincia di Siirt, nell’Anatolia sud-orientale. Lo riferisce la stampa turca.
La vicenda attira nuovamente l’attenzione sul dramma delle decine di migliaia di bambine date in sposa ancora oggi in Turchia, soprattutto nelle aree rurali, islamiche conservatrici, in matrimoni imposti dalle famiglie. “La vergogna delle spose bambine è senza fine” titola oggi il quotidiano Vatan. Secondo Hurriyet, in Turchia ci sono oggi 181mila spose bambine.
Kader Erten, questo il nome della bambina, era stata costretta al matrimonio a 11 anni. Ha avuto un primo figlio meno di un anno dopo, e ha partorito la scorsa settimana un secondo bambino, morto però subito dopo il parto. La famiglia del marito, Mehmet, sostiene che la ragazzina, depressa per la morte del figlio, si è suicidata. Ma la morte della bimba-sposa è stata ritenuta sospetta. La magistratura ha aperto un’inchiesta.
Avvenire, 14 gennaio 2014