Diario di bordo 24/07/24
Io e il mio gruppo abbiamo avuto la possibilità di condividere la mattinata con le signore dell’emporio di Voula, che tra i tanti aneddoti che ci hanno insegnato sulla raccolta e la classificazione dei vestiti, ci hanno raccontato un po’ di come loro si sono ritrovate lì e il perché si definiscono come una famiglia. In particolare mi ha colpito Rebelda, una dolce signora che, una volta arrivati, ci ha definito come suoi amici pur essendo sconosciuti.
Dopo questa esperienza toccante ne è susseguita un’altra altrettanto emozionante. Abbiamo avuto l’onore di conoscere il diacono don Luiss, il quale ci ha raccontato la sua storia vocazionale avvenuta in tarda età, ma che in realtà finora era stata solo ignorata. Luiss con la sua storia ci ha fatto riflettere su una parola fondamentale: ASCOLTARE.
La giornata è continuata con la preparazione e, successivamente, la distribuzione dei pasti per i senzatetto. Lí ho potuto toccare con mano la vera povertà, una povertà che però rimane nelle cose materiali, perché queste persone sono “ricche nell’animo”.
Infine abbiamo concluso questa giornata con una catechesi durante la Santa Messa dove abbiamo fatto un passo successivo sulla storia di Abramo, soffermandoci sul tempo, un tempo inteso non come Kronos, ovvero un ordine scandito di eventi, ma bensì come KAIROS, ovvero il tempo che vivi se ti fidi di Dio.
Da questa giornata, dunque, posso dire di aver ricevuto una moltitudine di grazia. Dalla signora dell’emporio, a don Luiss, alle persone per strada fino ad arrivare a Dio. Capendo così che il tempo che noi ci poniamo per raggiungere i nostri obiettivi è diverso da quello che Dio ha stabilito per noi, e pur essendo più faticoso, porterà alla felicità.
Rossella