Diario 25/07/24
“Non ti preoccupare, Dio provvederà”, questa è la frase che resterà con me dopo questa giornata e che mi ha aiutato nel mio servizio.
Abramo ci ha accompagnato ancora nel nostro cammino, è stato messo alla prova da Dio, gli chiede di sacrificare suo figlio che ha aspettato per molto tempo e Abramo non se lo fa ripetere due volte. Dio, però, poco prima che questo avvenga lo ferma.
In questi ultimi giorni qui ad Atene, tutti siamo stati messi davanti a delle prove diverse, ma i timori dell’inizio si stanno piano piano affievolendo.
Come gli altri giorni con i nostri piccoli gruppi in mattinata siamo stati impegnati nelle attività al Summer Camp, Refugee Center e nella preparazione dei pasti per i senzatetto, attività nella quale sono stata coinvolta in prima persona.
Nel pomeriggio abbiamo avuto un incontro con Padre Josef, che ci ha permesso di conoscere di più la storia della comunità armena che stiamo vivendo in questi giorni e che incontriamo durante le nostre attività.
Durante il mio turno di distribuzione dei pasti ai senzatetto, mi sono sentita un po’ messa alla prova dal Signore, proprio come Abramo. Ho avuto molto timore di non essere all’altezza del compito che mi è stato assegnato, avevo paura di non reagire nel giusto modo di fronte alla sofferenza di queste persone. Ho ripensato alle parole del Signore che mi hanno permesso di andare e offrire non soltanto un pasto, ma anche un semplice sorriso, una stretta di mano o qualcuno con cui parlare per qualche minuto.
Ognuno di loro è una persona con un nome e una storia, con sentimenti e paure. Ognuno di loro rimarrà nella mia mente e per ognuno di loro continuerò a chiedermi: perché? Cosa è successo che li ha portati a vivere in questo modo? Non penso di poter trovare una risposta o una soluzione per questa situazione, ma posso rispondere solo in questo modo: “non ti preoccupare, Dio provvederà.”
Miriam