I poveri hanno un volto… un nome…

Diario 26/07/24

Oggi per noi sono iniziati i primi saluti e addii ai bambini, ai volontari e ai lavoratori che abbiamo conosciuto perché è stato l’ultimo giorno in cui abbiamo svolto le nostre attività da volontari al Summer Camp, al refugee center e agli empori.

Queste attività hanno caratterizzato le mattinate di questa settimana e ci hanno fatto sentire utili per la comunità di Atene, ma ciò che ci ha fatti realmente sentire più vicini alla realtà del posto è il servizio di unità di strada che abbiamo svolto di sera.

Quando distribuiamo i pasti alle persone che vivono in strada non abbiamo come unico scopo quello di riempire la pancia di alcune persone, ma cerchiamo di capire chi sono quelle persone, chiamandole anche per nome per identificarle e ricordargli soprattutto a che oltre a quella loro condizione c’è un’identità.

È capitato che alcuni di loro si aprissero raccontando di sé, ma altre volte non è stato così e questa sera ho capito che anche chi con me non ha voluto condividere niente della propria storia, adesso fa parte della mia e l’ha cambiata indelebilmente.

Il nostro lavorare qui in Grecia è finito, ma ciò che abbiamo raccolto qui porterà frutto nella nostra quotidianità.

Siamo stati testimoni della vita imprevedibile e saremo costruttori di ciò che Dio ha disegnato per noi.

Maria