VIII GIORNATA MONDIALE DEI POVERI
Domenica XXXIII del Tempo Ordinario 17 novembre 2024
«La preghiera del povero sale fino a Dio»
I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro. (…) Siamo chiamati in ogni circostanza ad essere amici dei poveri, seguendo le orme di Gesù che per primo si è fatto solidale con gli ultimi. (Papa Francesco – Messaggio per la VIII giornata mondiale dei poveri)
Siamo infinitamente delicati nella nostra carità; non limitiamoci ai grandi servizi, ma abbiamo la tenera delicatezza che scende ai particolari e sa, con cose da nulla, mettere un balsamo nei cuori (…) Consoliamo, confortiamo con le più minuziose attenzioni; abbiamo per quelli che Dio ci mette accanto quelle tenere, delicate, piccole attenzioni che fratelli affettuosissimi avrebbero tra di loro, che madri affettuosissime avrebbero verso i figli, allo scopo di consolare quant’è possibile tutti quelli che ci circondano e di essere per costoro un motivo di consolazione e un balsamo, così come lo fu sempre Nostro Signore per tutti quelli che l’avvicinarono (…) noi dobbiamo, per quanto sia in noi, cercare di rassomigliargli in questo come in tutto, e passare per questo mondo santificando, consolando, confortando nella maggior misura possibile. (Charles de Foucauld – Opere spirituali)
Carissimo parroco, in occasione della Giornata mondiale dei poveri, nata dall’intuizione di papa Francesco al termine dell’Anno Santo straordinario della misericordia, la Caritas diocesana invita le Caritas parrocchiali a promuovere la carità in modo speciale, per aiutare “le comunità e ciascun battezzato a riflettere su come la povertà stia al cuore del Vangelo e sul fatto che, fino a quando Lazzaro giace alla porta della nostra casa, non potrà esserci giustizia né pace sociale”.
Proponiamo, con questa lettera, una sintesi del messaggio del Pontefice per l’ottavo appuntamento, che quest’anno cade il 17 novembre, e suggeriamo alcune iniziative, che a solo titolo di esempio, senz’altro non esaustivo, possono contribuire alla preparazione e alla celebrazione della giornata.
Confidiamo che la grazia di questa occasione pastorale possa suscitare una maggiore presa di coscienza sulla presenza dei poveri nelle nostre città e nelle nostre Comunità e, al contempo, favorire nel popolo di Dio, attraverso l’annuncio e il servizio, un autentico progresso umano e spirituale.
Il messaggio di papa Francesco per l’VIII Giornata mondiale poveri
Nell’anno dedicato alla preghiera ed in prossimità del Giubileo Ordinario 2025, papa Francesco sceglie per l’VIII Giornata mondiale dei poveri l’espressione dal libro del Siracide: «La preghiera del povero sale fino a Dio» e ci invita a riflettere su questa Parola, leggendola sui volti e nelle storie che incontriamo nella nostra quotidianità, perché la preghiera diventi via di comunione con loro e condivisione della loro sofferenza.
Il Pontefice ci ricorda, in merito, che la preghiera deve trovare nella carità concreta la verifica della propria autenticità e che al tempo stesso la carità senza preghiera rischia di diventare semplice attivismo. Sottolinea, anche, in modo particolare come la principale discriminazione di cui i poveri soffrono è la mancanza di attenzione spirituale. La vicinanza ai poveri è quindi ascolto, liberazione, soccorso, promozione, solidarietà, integrazione, ma anche cura religiosa privilegiata e prioritaria.
La Giornata Mondiale dei Poveri diventa così un’opportunità di crescita affinché ciascuno di noi sia, in ogni ambito, voce della risposta di Dio a quanti si rivolgono a Lui.
Il Papa non manca di citare i nuovi poveri, che sorgono dalla violenza delle guerre, dalla cattiva politica fatta con le armi. “In cammino verso l’Anno santo – conclude – esorto ognuno a farsi pellegrino di speranza, ponendo segni tangibili per un futuro migliore. Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore»: fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto… Questi gesti non si improvvisano; richiedono, piuttosto, una fedeltà quotidiana, spesso nascosta e silenziosa, ma resa forte dalla preghiera. In questo tempo, in cui il canto di speranza sembra cedere il posto al frastuono delle armi, al grido di tanti innocenti feriti e al silenzio delle innumerevoli vittime delle guerre, rivolgiamo a Dio la nostra invocazione di pace. Siamo poveri di pace e tendiamo le mani per accoglierla come dono prezioso e nello stesso tempo ci impegniamo a ricucirla nel quotidiano”.
L’invito della Caritas diocesana
Con tali premesse ed in tale contesto, i parroci, insieme al sostegno e all’aiuto degli operatori Caritas, sono fortemente chiamati ad intraprendere iniziative di sensibilizzazione mirata a segni concreti coinvolgendo tutti gli altri Operatori pastorali, perché l’attenzione alle esigenze del povero, l’accoglienza, l’incontro e l’accompagnamento siano aspetti sempre più radicati nel cuore del popolo e nell’azione pastorale e quindi toccando anche la catechesi e la liturgia. Ripercorrendo le linee di indirizzo del messaggio del Papa, è possibile:
● pregare per e insieme ai poveri, in umiltà e fiducia, attraverso veglie, adorazioni eucaristiche, momenti dedicati;
● curare l’animazione liturgica delle celebrazioni con canti, segni e preghiere dei fedeli specifiche
● proporre testi per la preghiera in famiglia;
● ritagliare uno spazio di catechesi sulla carità per ogni fascia di età ed in particolare per i bambini;
● realizzare collette o altre azioni benefiche;
● organizzare pranzi solidali, anche attraverso l’aiuto congiunto dei gruppi parrocchiali e delle associazioni di volontariato.
Ricordiamo, non per ultimo, che la Caritas diocesana è sempre pronta a sostenere ogni parrocchia nel cammino della carità ed apre le porte a chiunque desidera conoscere più da vicino i suoi luoghi e i suoi servizi e/o fare una esperienza di volontariato.
La carità raccontata con un click
Invitiamo infine a partecipare all’iniziativa diocesana “La carità raccontata con un click”. Basta inviare una foto (formato JPEG) che catturi il significato della carità secondo la propria creatività e sensibilità ed inviarla, unitamente al nome della parrocchia, alla mail: segreteria@caritasdiocesanasorrento.it .
La foto deve essere inoltrata entro il 17 novembre 2024 ed accompagnata dal titolo ed una breve didascalia. I lavori pervenuti saranno pubblicati, sul sito https://caritas.diocesisorrentocmare.it e sulla Pagina Ufficiale Facebook della Caritas Diocesana di Sorrento – Castellammare di Stabia, https://www.facebook.com/CaritasSorrentoCastellammarediStabia subito dopo la Giornata Mondiale dei Poveri (dal 18 al 22 novembre 2024).
“La comunità che custodisce i piccoli particolari dell’amore, dove i membri si prendono cura gli uni degli altri e costituiscono uno spazio aperto ed evangelizzatore, è luogo della presenza del Risorto che la va santificando secondo il progetto del Padre. A volte, per un dono dell’amore del Signore, in mezzo a questi piccoli particolari ci vengono regalate consolanti esperienze di Dio”.
Pertanto, diventiamo anche noi impazienti come Dio, lasciamoci muovere le viscere dalla preghiera dei poveri, finché ciascuno di loro non sarà ascoltato ed esaudito.
Solo così la Chiesa potrà essere volto tangibile e luminoso della vicinanza misericordiosa di Dio!
Fraternamente,
Sr. Monica La Monaca
Referente Area Promozione Caritas