I giorni 11 – 12 – 13 dicembre, si è tenuto a Roma il Coordinamento Nazionale Immigrazione.
Vari sono stati i temi sui quali abbiamo riflettuto e condiviso: il Rapporto Immigrazione 2024, la cittadinanza, il patto europeo sull’immigrazione con le nuove norme, le direttive di accoglienza e il tanto discusso e discutibile caso Albania.
Diversi membri delle Caritas Diocesane hanno preso parte a questo importante evento culturale e pastorale.
Si è percepita fortemente la difficoltà politica a facilitare il riconoscimento giuridico degli immigrati, cogliendo che in questo tema, il paese è più avanti della politica. Ciò è emerso anche nelle testimonianze ascoltate. “Si continuano a rappresentare le persone di origine straniera come una pericolosa massa unica in arrivo attraverso gli sbarchi, individui criminali oppure, in rari casi, come l’eccezione rappresentata da singole personalità meritevoli di essere, tutto sommato, considerate parte della società”.
Sta prendendo piede un nuovo attivismo fatto particolarmente da giovani di origine straniera che cercano di trovare spazio di parola attraverso la musica, l’arte, la letteratura, proprio per rivendicare in qualche modo il loro diritto di essere già parte di questa società.
Molto significativi ed interessanti sono stati i tavoli di lavoro partecipati.
Abbiamo condiviso le esperienze di accoglienza, i bisogni, le priorità riscontrate sui nostri territori e cosa si è messo in atto. Sono nate delle proposte e richieste a Caritas Italiana in merito alla formazione, agli incontri-confronto e al desiderio di essere costantemente sostenuti dalla presenza dell’équipe di Caritas Italiana. Si è colto in tutto il territorio italiano una problematica abitativa per cui spesso i progetti di accoglienza rimangono bloccati.
Interessante il confronto avvenuto sui tavoli di lavoro in merito ai Corridoi Umanitari, lavorativi, Unicore, universitari dove è emersa la volontà di continuare questi progetti per animare ancora di più le nostre comunità e al contempo evidenziare la necessità di aumentare, vista l’inflazione, il contributo da parte di Caritas Italiana.
A conclusione ci sono stati gli aggiornamenti molto preoccupanti della situazione sociopolitica del Medio Oriente con le guerre in corso e dell’America latina per la crescita esponenziale della povertà causa questa di tanta sofferenza ma anche di movimenti migratori di popoli che mettono in crisi tanta parte del mondo.
Direttore Don Mimmo Leonetti
sr Rossella D’Aniello
Avv. Chiara Parisi