Cosa abbiamo fatto in tutti questi anni per evitare una guerra atroce in Europa che pone gravi interrogativi alla nostra vita e alla politica Europea?
Solo ora abbiamo preso coscienza che il conflitto in Ucraina è in corso da OTTO anni tra governo centrale e forze secessioniste filo-russe.
Dopo il grave e sanguinoso conflitto armato del 2014 la Crimea fu annessa alla Russia e le regioni di Donetsk e Lugansk si dichiararono indipendenti.
Gli accordi di Minsk del 2015 avrebbero dovuto portare la Pace ma non si sono mai fermate le grandi tensioni.
Oggi l’Ucraina è al quinto posto al mondo per numero di vittime civili causate da mine terrestri e al terzo posto per incidenti causati da mine anti-uomo.
Quattordici anni di Guerra, dal febbraio 2014 al gennaio 2022, hanno causato 14.000 morti; 1,5 milioni di sfollati; 3,5 milioni che necessitano di assistenza umanitaria.
Questa vasta e violentissima “operazione militare” annunciata da Putin la notte tra il 23 e 24 febbraio 2022 ha prodotto che:
· più di 13.000 persone necessitano di assistenza umanitaria,
· un bilancio di vittime civili stimato in 3.675 di cui 1.480 morti,
· 4,6 milioni di rifugiati nei paesi confinanti,
· 7,1 milioni di sfollati interni.
Secondo l’UNHCR dal 24 febbraio all’11 aprile le popolazioni fuggite nei paesi limitrofi, Polonia, Romania, Confederazione Russa, Ungheria, Moldavia, Slovacchia, Bielorussia, in cerca di assistenza umanitaria e protezione internazionale sono 4.615.830.
Il conflitto sta colpendo duramente tutto il paese, con forti ripercussioni su tutta la regione.
I bisogni identificati sul territorio, comprendendo sia le aree direttamente colpite dal conflitto sia i paesi delle regioni limitrofi, sono enormi.
I principali settori di bisogno e di interventi identificati sono: informazioni, accoglienza e ritrovo, cibo e bisogni primari, protezione, acqua e igiene, educazione, trasporto e logistica, aiuto economico.
La risposta della rete Caritas
Una grande rete si è costituita tra le Caritas nazionali con Caritas Internationalis in: Ucraina (Caritas Ucraina e Caritas Spes), Moldavia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Georgia, Montenegro, Turchia.
Le Caritas in Ucraina (Caritas Ucraina e Spes) dall’inizio del conflitto hanno già garantito assistenza a oltre 672.000 persone (dati aggiornati a 11 aprile 2022): alloggio temporaneo, vestiti, scarpe, pasti caldi, kit igienici, farmaci a singole famiglie e singole persone, farmaci per 17 strutture sanitarie, lenzuola, 850 tonnellate di beni di prima necessità già stoccati nei centri di raccolta, supporto psicologico e sociale ai bambini sfollati.
Cosa fa Caritas Italiana
Caritas Italiana è in costante dialogo con le Caritas in Ucraina ed in coordinamento con la rete internazionale per garantire all’operatività e rispondere ai continui bisogni della popolazione locale. In tutta la regione continua a garantire un sostegno operativo ed economico alle Caritas sorelle impegnate nell’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra. Caritas Italiana ha da subito manifestato vicinanza alle Caritas in Ucraina e nei paesi vicini. Il direttore, Don Marco Pagniello, con una piccola delegazione ha già visitato i luoghi maggiormente colpiti e incontrato i Vescovi, i direttori, gli operatori e i volontari già presenti dalla primissima emergenza.
Caritas Italiana ha già garantito un sostegno economico di circa 2 milioni di euro per la realizzazione di tutte le attività; ha già inviato più di 84 tonnellate di cibo e beni prima necessità per rispondere ai bisogni immediati della popolazione. Tra questi: pasta, riso, legumi, cereali, biscotti, omogeneizzati e prodotti per l’infanzia, latte in polvere, carne e pesce in scatola, olio, zucchero, disinfettante, coperte.
Un secondo invio è stato possibile negli ultimi giorni, per attrezzare i centri di accoglienza dei profughi provenienti dalle zone più colpite, con 450 materassi e relativa biancheria.
Cosa fa la nostra Comunità Diocesana attraverso la Caritas Diocesana Sorrento – Castellammare
Da subito la Caritas Diocesana si è preoccupata e occupata della grave situazione umanitaria invitando tutte le Comunità Parrocchiali e le Comunità Religiose a considerare la gravità della situazione, del dramma dei profughi, della sofferenza di milioni di persone e pensando alle modalità di essere vicini e solidali non solo con la preghiera ma anche con gesti concreti di carità si da poter aiutare effettivamente tante persone segnate da questa tragica sofferenza.
In concordanza con la Prefettura di Napoli, del presidio di Polizia di Castellammare e sostenuti da continue informazioni, di prima mano di Caritas Italiana, la nostra comunità diocesana ha lanciato una raccolta fondi presso le Parrocchie, le Comunità Religiose e i cittadini del nostro territorio inviando fino a questo momento 55.000,00 euro a Caritas Italiana direttamente impegnata sui territori segnati da morte, dolori, tragedie, bisogni di ogni genere verificando una grande sensibilità delle nostre comunità.
Inoltre si è organizzato:
– un sistema di informazione attraverso il Sito, il Team dell’Emigrazione e il Centro di Ascolto;
– una rete di accoglienza per i profughi che sono arrivati (finora circa 70 persone) e che arrivano offrendo alloggi al Seminario di Vico Equense, al “Ponte” di Sorrento, alle strutture della Parrocchia Santa Maria di Galatea di Mortora, Parrocchia SS. Salvatore Casola di Napoli, Parrocchia S. Antonio di Castellammare, Parrocchia San Ciro di Gragnano, Parrocchie di Lettere in solido e alle case offerte da diverse famiglie delle nostre comunità.
– la creazione di scuole d’Italiano per Ucraini nella sede della Parrocchia di S. Antonio in Castellammare e della Caritas Diocesana;
– sostegno economico, alimentare, disponibilità e accoglienza presso le mense Caritas, anche per gli ucraini accolti da amici e familiari.
Per sostenere ancora gli interventi di Caritas Italiana in Ucraina fai una donazione a:
Ente Diocesi Sorrento-Castellammare – CARITAS DIOCESANA
IBAN IT72 B010 3022 1000 0000 0291 439
Causale: solidarietà “EUROPA/UCRAINA”
Il Direttore
Don Mimmo Leonetti