Vincitrice del premio Nobel per la pace nel 2011 e divenuta la prima donna a presiedere alla presidenza di uno stato africano, Ellen Johnson Sirleaf si racconta in un libro che è sì per le donne, ma anche per tutti coloro che credono nella pace e in un futuro per l’Africa.Questa donna sembra essere l’esempio per tutte le donne che da sempre affermano che una donna alla guida di una nazione può fare la differenza. In patria la chiamano “Mama Ellen” e la considerano una vera madre del Paese. La Liberia, lo ricordiamo, è stata coinvolta in una sanguinosa guerra civile che ha messo in ginocchio la nazione. La presidenza di Ellen Johnson Sirleaf ha aperto un nuovo corso politico in Liberia: in poco tempo è riuscita a ridurre il gigantesco debito pubblico liberiano e combattere il fenomeno dilagante della corruzione. Si è impegnata per ridurre la disoccupazione e per rilanciare la crescita economica del suo Paese, attività in cui è perfettamente riuscita.
Nel libro della Sireaf, “Un giorno sarai grande”, viene affrontato il sanguinario periodo in cui, a comandare la Liberia, era il leader Charles Taylor recentemente condannato per crimini contro l’umanità.Questo libro di una donna è per le donne, come viene detto nel libro dalla stessa Sirleaf “il cui impegno e sacrificio non sarà mai riconosciuto, ma che, con le loro battaglie private e silenziose, hanno contribuito a lasciare un’impronta profonda nel mondo”.
Questa donna è stata di fatto un’apripista anche per Joyce Banda che si è guadagnata la presidenza in Malawi che non rinnega il suo passato di abusi da parte del marito, ma lo porta con sé nel suo percorso di democratizzazione della nazione.