Crisi alimentare nell’Africa Sub-Sahariana

 La gravissima crisi alimentare che sta colpendo da ormai diversi mesi l’Africa Sub-Sahariana non accenna ad arrestarsi. Definita dalle Nazioni Unite come la più grave dal Secondo Dopoguerra, continua a mietere vittime soprattutto nel Sud Sudan – dove la guerra sta devastando il paese – e in Somalia – tra le mete di rifugio dei profughi sud sudanesi. La situazione è preoccupante anche nella zona del Lago Chad  (Nigeria settentrionale, Niger e Cameroun), oltre che in Etiopia e Kenya. L’instabilità politica e finanziaria in Burundi, Malawi, Zimbabwe e Madagascar rende anche questi paesi vittime della crisi, insieme a Uganda, Repubblica Democratica del Congo  e Tanzania, in cui vengono accolti la maggioranza dei profughi della regione.

I numeri sono allarmanti: nel continente, più di 1,5 milioni di bambini sono a rischio imminente di morte per malnutrizione, denutrizione e malattie correlate; sono decine di milioni le persone colpite dalla crisi.

In questo frangente di enorme difficoltà, dovuta sostanzialmente a cause riconducibili all’azione dell’uomo più che alla natura – guerre, erosione delle risorse ambientali, cambiamenti climatici, politiche economiche miopi a vantaggio delle grandi corporazioni e speculazioni a svantaggio delle comunità pastorali e dei piccoli agricoltori – Caritas Italiana rinnova il proprio appello alla solidarietà di comunità e singoli individui a sostegno del vasto e articolato piano di interventi in appoggio ai programmi che le Caritas africane hanno avviato sin dall’inizio della crisi: distribuzione di cibo,  rifornimento di acqua, assistenza sanitaria e nutrizionale, distribuzione di kit di emergenza, sostegno ad attività produttive, attività di promozione della pace.

In Sud Sudan si concentra attualmente l’impegno maggiore, con interventi nella distribuzione di kit alimentari di emergenza, distribuzione di sementi e attrezzi a piccoli agricoltori, distribuzione di beni non alimentari alle famiglie, misure di sostegno alle strutture sanitarie locali, in enorme difficoltà.
Dato l’aggravarsi della crisi, sono al via nuovi programmi appoggiati da Caritas Italiana in Somalia e Kenya. Entrambi prevedono misure di assistenza sanitaria, distribuzione di cibo ai soggetti più a rischio – bambini e madri con neonati da allattare – oltre che accesso ad acqua e sementi, per stimolare la ripresa delle attività agricole.

Caritas Italiana rilancia l’appello alla solidarietà alle comunità cristiane e alle persone di buona volontà per un aiuto concreto a sostegno dei fratelli e le sorelle colpiti da questa tragedia.

 

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o on line sul sito www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Africa/carestia”) tramite

 

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113

• Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119