DIARIO DI BORDO, 24 AGOSTO 2022 ore 23.30
Sarajevo
Dopo una notte trascorsa in nave, abbiamo goduto dell’alba presso il porto di Bar in Montenegro. Da qui, a bordo di due van, abbiamo attraversato lo stato di Montenegro ammirandone gli scorci suggestivi come il lago di Piva che ci ha condotti al confine con la Bosnia ed Erzegovina. Superati i controlli tra i due stati, abbiamo continuato il nostro viaggio “on the road” per alcune ore fino a giungere nella capitale bosniaca.
I segni di una guerra conclusasi trenta anni fa non sono stati sbiaditi dal tempo: edifici segnati dai proiettili, strade dissestate, case fatiscenti instillano nel visitatore un senso di instabilità e timore.
Arrivati in una struttura nel pomeriggio, siamo stati accolti da diversi volontari che ci hanno illustrato il programma dell’esperienza.
Intanto la voce del muezzin che arriva da una moschea a due passi da noi anticipa una delle peculiarità della città di Sarajevo: il dialogo interreligioso e la convivenza tra culture differenti.
Siamo consapevoli di essere custodi di un dono e i nostri occhi testimoni di una storia di salvezza.
Giuseppe Sorrentino