Chiesa sinodale: un luogo aperto dove tutti si sentono a casa

Abbiamo ripreso in presenza, dopo due anni di impedimento a causa del Covid – 19, i corsi di formazione organizzati da suor Monica, responsabile della Promozione Caritas, e dall’équipe Caritas.

Il primo incontro è stato tenuto dal nostro Vescovo Mons. Francesco Alfano che nello sviluppare il tema che ha trattato “Chiesa sinodale: un luogo aperto, dove tutti si sentono a casa”, ha fatto una bella ed interessante riflessione sul Vangelo di Marta e Maria (Lc10, 38-42).

Siamo nel mezzo del Sinodo voluto da Papa Francesco, un Sinodo nel quale tutti siamo parte attiva. Il nostro Pastore ha fatto inizialmente un excursus di come la nostra Chiesa Diocesana sta vivendo il Sinodo fino ad oggi, sottolineando che è necessario ascoltarsi, ascoltare il vissuto, la storia di ognuno, ascoltare tutti, a partire dalla realtà che ci circonda.

Ci ha poi condotti a riflettere il brano del Vangelo proposto per questo cammino. “Questo brano può aiutarci, in questo tempo di ascolto – ha detto il Vescovo – a metterci nell’atteggiamento giusto se vogliamo veramente essere docili allo Spirito e accoglienti… Siamo chiamati a riscoprire oggi la nostra missione, in questo contesto”.

Gesù cammina per strada ed entra nel villaggio, questa è stata identificata come icona, con cui inizia il racconto, del nostro cammino. Siamo chiamati a camminare insieme entrando nei vari villaggi, senza escludere nessuno. “Entrare non è scegliere ma attraversare e incontrare le persone…”.

Siamo chiamati a metterci in ascolto delle varie modalità, delle varie forme di ospitalità. Siamo chiamati a tessere relazioni ha precisato Mons. Franco: “Marta accoglie Gesù e Maria lo ascolta, sono due atteggiamenti altrettanto importanti, insieme realizzano come dovrebbe essere la relazione, servizio e ascolto… Siamo chiamati ad essere una casa aperta, una casa che accoglie tutti e ascolta”.

Il nostro servizio non deve distoglierci, non deve affannarci, non deve dilaniarci dentro, non deve avere al centro noi stessi ma deve partire dall’ascolto del Signore e dell’altro. L’accoglienza e l’ascolto devono essere il nostro stile di vita.

A seguito della riflessione del Vescovo abbiamo preso visione di un video di Ernesto Sirolli sull’ascolto che ha messo in risalto che prima di realizzare qualsiasi tipo di progetto è necessario ascoltare diversamente si va incontro ad un fallimento. L’incontro è proseguito con un tempo di condivisione tra noi partecipanti che abbiamo messo in comune esperienze e domande.

È essenziale che il nostro servizio come operatori e volontari Caritas si realizzi in una relazione che siamo chiamati ad instaurare con chi ci chiede aiuto. È importante diventare amici per scoprire cosa quella persona voglia fare. Non possiamo e non dobbiamo avere una ricetta pronta in testa quando ascoltiamo l’altro, l’ascolto deve essere libero e bisogna imparare a scorgere cosa c’è dietro la richiesta. Essenziale è il rispetto!

suor Rossella D’Aniello