Il corso di formazione per i nuovi e i vecchi volontari e per chi desidera conoscere il mondo Caritas è giunto al quinto incontro.
La relatrice suor Monica La Monaca, responsabile dell’ufficio Promozione Caritas, ci ha aiutato a riflettere sul tema: “Il cantiere dell’animazione per una Comunità che vive la Carità”.
“È necessario che le Caritas parrocchiali nascano…, si incontrino…, maturino… Siamo chiamati ad essere animatori della carità, non detentori della carità”. Queste le parole di Don Mimmo nell’introduzione all’incontro.
Abbiamo iniziato l’incontro con una preghiera di Madeleine Delbrel “La passione delle pazienze” che ci ha aiutato ad avere sempre maggiore consapevolezza che per essere operatori e animatori della carità è necessario essere appassionati del Vangelo e avere cura e rispetto della libertà e della dignità dell’altro, così da essere insieme sostenitori e difensori dei poveri e degli oppressi.
“Cosa significa animare, promuovere la carità? Chi deve testimoniare, animare e promuovere la carità?” Queste le domande che ci sono state poste da suor Monica per introdurci al tema.
Ha proseguito poi il suo intervento facendo un breve excursus per presentare la nascita della Caritas il 2 luglio 1971 che, come ben sappiamo, non è un’opera di assistenza, com’era per il P.O.A. (Pontificia Opera Assistenza) ma ha tutto un altro volto, quello della cura e dell’accompagnamento, la funzione della Caritas è una funzione prevalentemente pedagogica.
“Come operatori e volontari Caritas siamo chiamati ad incontrare, ascoltare, accogliere chi si trova in situazioni di bisogno; siamo chiamati a servire tutta la comunità degli uomini, siamo chiamati ad animare, responsabilizzare e coinvolgere tutta la comunità cristiana”.
La Caritas ha tra i suoi compiti, quello di educare alla carità proponendo iniziative, animando e mettendo in rete i vari gruppi caritativi e di volontariato e ne promuove di nuovi.
Ci sono stati illustrati vari passaggi dell’enciclica di Benedetto XVI “Deus Caritas est” e del documento di Caritas Italiana alle Caritas parrocchiali “Da questo vi riconosceranno…”
“Coloro che si mettono a servizio della comunità attraverso la Caritas parrocchiale dovranno quindi possedere o acquisire lo stile e la mentalità degli animatori, diventare moltiplicatori di attenzioni e impegni, coinvolgere sempre più la comunità e ciascuno dei suoi membri nell’accoglienza, nel servizio, nello spirito di gratuità. È la logica dell’educare facendo e facendo fare”. (Da questo vi riconosceranno, 30)
È stato poi proposto un laboratorio durato circa cinquanta minuti che ha visto i partecipanti divisi in due gruppi in base alle zone pastorali del nostro territorio, con lo scopo di progettare, elaborare insieme strumenti che possano educare, far vivere alla comunità e al territorio un percorso di sensibilizzazione alla carità.
Siamo tutti chiamati ad essere animatori, moltiplicatori di attenzioni e impegni. Siamo chiamati a coinvolgere l’intera comunità nell’accoglienza, nel servizio, nello spirito di gratuità.
Siamo tutti chiamati a testimoniare, animare e promuovere la carità!
suor Rossella D’Aniello