SCU: tempo di formazione e di relazioni

Dal giorno 25 Maggio 2023, abbiamo iniziato l’esperienza del servizio civile qui in Caritas.

Sin dal momento delle preselezioni, fra noi futuri colleghi , è subito scattata una naturale intesa, che sembrava spingersi oltre i semplici confini lavorativi. Infatti, già dopo qualche settimana, il nostro, non è stato più solo un team lavorativo, ma un vero gruppo di amici, pronto a sostenersi l’un l’altro.

Nel corso dei mesi a seguire, ci hanno coinvolto in un interessante percorso di formazioni di tipo: specifico, qui in struttura, e generale, presso altre Caritas. Queste esperienze hanno contribuito ad alimentare, non solo, l’affiatamento del nostro gruppo, ma anche il nostro bagaglio culturale, ed emozionale.

Attraverso moltissime attività interattive, ci siamo messi in gioco, sperimentando attitudini, che non sapevamo di possedere, grazie alla guida di figure professionali competenti. Ad esempio, la  nostra sociologa: Alessandra Rosa rosa, che con passione e dedizione, ci ha trasmesso nozioni fondamentali, atte ad ampliare la nostra conoscenza, e favorire dunque, un miglior svolgimento delle singole mansioni, soprattutto nell’area centro d’ascolto; dunque nell’ambito comunicativo della relazione d’aiuto. Oppure la psicologa psicoterapeuta Adriana Ferrigno, che attraverso attività di introspezione, autoconsapevolezza, ha contribuito a riempire il nostro bagaglio culturale, ricordando soprattutto di tener conto, che la prima caratteristica degli “individui” con cui ci relazioneremo, è quella di essere degli esseri umani; in quanto tali , dotati di predisposizioni e limiti. Sta’ a noi aiutare loro a riconoscerli; le prime per metterle in pratica, i secondi per superarli.

Il nostro percorso formativo, è stato ulteriormente integrato da altre lezioni di stampo psicosociologico, tenute dall’assistente sociale Maria Rosaria Maschione, con la quale abbiamo appreso il ruolo che svolgono nell’effettivo, strutture come la nostra, e i professionisti che ne fanno parte. Non potremmo non citare le nostre Olp : Flora e Suor Monica, che ci hanno fatto pienamente  comprendere il senso del nostro studio e della nostra aspirazione. Essa consiste essenzialmente, nel costruire una cittadinanza sensibile, consapevole ed inclusiva, attraverso la cultura, l’arte e la carità.

Forse questo è solo un momento irripetibile e “fugace”, ma di certo è un’occasione per sentirci noi stessi, per migliorarci, metterci in discussione, e scontrarci con realtà, che possono sfatare falsi miti, e confermare perplessità.

E’ un percorso di crescita ed arricchimento individuale, che si propone di offrire importanti punti da estendere alla vita quotidiana. Il nostro, è un viaggio all’interno delle relazioni, non solo professionali, ma di quelle che riescono a scaldarti il cuore, e a motivare le  nostre giornate.

Siamo profondamente grati.

Alessandro, Angela, Catello, Claudia, Giuseppe, Ilaria, Raffaella.