Scampia e Casal di Principe: due città da guardare con occhi nuovi

I giorni 11 e 12 marzo si è tenuto il 18esimo incontro nazionale dei giovani in servizio civile in due luoghi differenti.

Il primo giorno abbiamo soggiornato a Casal di Principe e il secondo giorno a Scampia. Io insieme ai miei colleghi siamo andati per rappresentare la Caritas diocesana Sorrento-Castellammare ed è difficile spiegare tutte le emozioni che abbiamo provato in questi due giorni intensi.

La bellezza di questi incontri si è congiunta con l’opportunità della conoscenza dei due territori che seppur non lontani da noi ci erano sconosciuti. Abbiamo visitato la parrocchia dove è stato sacerdote Don Peppe Diana e dove purtroppo è stato anche ucciso da un camorrista. Lui davanti alla morte certa, al pericolo più grande non si è tirato indietro perché credeva fortemente nell’amore e amava il suo popolo, quello che stava nascendo a nuova vita grazie a lui.

Abbiamo ripercorso le sue orme ascoltando una canzone di vecchioni intitolata “Sogna ragazzo sogna” ed è proprio quello che ha voluto trasmettere Don Peppe Diana a tutto il mondo in particolare a noi ragazzi: non perdere mai la speranza e lottare per un futuro migliore. È stato molto bello concludere tutta questa giornata dedicata a lui con un grande buffet preparato dalla Caritas di Aversa, c’è stata aria di festa e di gioia.

Il giorno seguente ci siamo recati a Scampia, così come tante realtà periferiche della città di Napoli, è uno di quei luoghi in cui la vita è segnata tuttora da un forte disagio sociale e sta lasciando sempre più spazio ad una nuova e vivace identità grazie alle parrocchie, associazioni e di tanti cittadini. Abbiamo avuto l’onore di visitare l’università Federico II e partecipato ad una lezione “sull’intelligenza artificiale e la pace”.

Il tema dell’incontro è stato quello indicato da Papa Francesco: capire come è fondamentale in una fase cruciale come questa, con il mondo dilaniato dalle guerre da una parte e dall’altra i passi da gigante delle nuovissime tecnologie, ribadire la necessità di mettere al servizio della pace tra i popoli ogni innovazione. Questo incontro è stato condotto da Don Alessio De Fabritiis di Pescara, accompagnato da testimonianze forti di giovani in servizio civile in Italia e all’estero. Dopodichè abbiamo fatto un sopralluogo del territorio e proseguito verso la parrocchia S. Giuseppe Moscati Giubileo, in cui c’è stato un coro di canzoni neomelodiche da parte dei bambini del paese che hanno scritto con l’aiuto della loro maestra i testi. Questo per simboleggiare che in un paese “maltrattato”, il futuro è ancora tutto da scrivere. Ascoltarli e vedere i loro occhi così pieni di luce ha commosso tutti noi.

Quest’ultima giornata si è conclusa partecipando alla Santa Messa durante la quale il Vescovo ha speso parole di incoraggiamento per tutti noi giovani, ribadendo ancora una volta che la vita è un dono di Dio e non va sprecata ma vissuta intensamente.

Ringrazio la Caritas Diocesana per aver fatto vivere a noi ragazzi del servizio civile questa magnifica e intensa esperienza.

 

Ilaria Buzzella SCU