Il 5 e 6 febbraio 2025 si è tenuto a Roma, presso la sede di Caritas Italiana, il secondo incontro di Coordinamento del Volontariato, rivolto ai referenti del volontariato nelle Caritas diocesane.
Ho partecipato a questo incontro insieme a Serena e Chiara, due giovani volontarie che si sono rese disponibili a collaborare nella nostra Caritas diocesana nel servizio di Promozione Caritas.
Molto belli i temi affrontati:
- Aspetti biblico- teologici della carità: senso e significato del dono di sé;
- L’impegno in Caritas: servizio o volontariato?
• Volontariato, volontari: come cambia il significato dell’azione prosociale nella società dell’incertezza.
Al termine di ogni relazione c’è stato uno spazio di confronto.
Inoltre, il Servizio Animazione di Caritas Italiana, ha curato una tavola rotonda dal titolo: “Tessere la solidarietà ” dove abbiamo ascoltato storie ed esperienze di solidarietà di alcune Caritas diocesane.
Molto bella l’esperienza della Caritas diocesana di Viterbo che con il progetto “AbitiAmo” ha messo a disposizione una casa per 12 studenti universitari motivati allo studio e desiderosi di vivere un’esperienza significativa.
La Caritas ha messo a disposizione gratuitamente l’ alloggio e gli studenti selezionati, compatibilmente ai propri ritmi di studio, si impegnano in un’attività da svolgere in Caritas, in un percorso formativo su temi inerenti la maturità affettiva e nell’accettare di coinvolgersi nelle relazioni fraterne tra loro condividendo spazi comuni.
Anche l’attività laboratoriale è stata molto stimolante. Sono stati formati cinque gruppi e a ciascuno è stato assegnato un compito su cui confrontarsi:
Primo gruppo – Individuare gli elementi imprescindibili che devono caratterizzare un progetto perché possa coinvolgere nuovi volontari;
Secondo gruppo – Individuare gli elementi imprescindibili che devono caratterizzare l’accoglienza dei volontari;
Terzo gruppo – Individuare gli elementi imprescindibili che devono caratterizzare la formazione iniziale dei volontari;
Quarto gruppo – Indivividuare gli elementi imprescindibili che devono caratterizzare l’inserimento dei volontari nelle attività di servizio. (Accompagnamento nella fase iniziale);
Quinto gruppo – Individuare gli elementi imprescindibili che devono caratterizzare la formazione in itinere o permanente dei volontari.
Io, Serena e Chiara siamo state inserite nel terzo gruppo e con gli altri partecipanti abbiamo cercato di individuare gli elementi fondamentali per la formazione iniziale dei volontari. In questo spazio di lavoro ognuno ha narrato l’esperienza vissuta nella propria Caritas diocesana e tutto ciò che è emerso è stato restituito in plenaria.
Non sono mancati i saluti di don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana, che sollecitandoci a curare sempre più le relazioni andando oltre schemi e pregiudizi che dividono, ha evidenziato che noi siamo chiamati a costruire sempre più COMUNITÀ di volontariato.
Sono molto contenta per questa occasione di formazione, confronto e scambio di esperienze ma soprattutto per l’entusiasmo di Serena e Chiara; mi ha riempito il cuore di speranza! Lascio a loro la narrazione di ciò che hanno vissuto in questa prima esperienza in Caritas Italiana.
Mi sembra bello concludere condividendo una frase che come una melodia continua a risuonare nella mia mente:
” ANIMARE un territorio, questo è l’ambito dove il volontariato, nella società dell’incertezza, può rinascere. Il volontariato deve tornare lì, è lì il suo futuro!”
Sr Monica La Monaca
(Referente Area Promozione Caritas Parrocchiali della Caritas diocesana)
In un percorso nuovo per me, sono grata di aver avuto la possibilità di poter immergermi nel mondo del volontariato e capirne gli aspetti più profondi. Le relazioni ascoltate mi hanno chiarito dubbi, mi hanno fatto scoprire aspetti della Caritas che mi erano sconosciuti. Ho ascoltato con interesse le parole dei relatori che , grazie alla loro capacità, competenza e soprattutto passione, ci hanno fatto capire come vivere davvero la carità. Inoltre, ho cercato di mettermi in gioco, seppur nel mio piccolo, nel laboratorio in cui ho avuto l’occasione di una conoscenza diretta delle altre Caritas diocesane, del loro modo di vivere la carità in contesti diversi dal nostro.
Ringrazio Don Mimmo e Suor Monica per questi due giorni che mi lasciano incuriosita ed entusiasta. Vi lascio con la promessa di dar valore ad ognuna di queste esperienze e metterle a frutto in Caritas diocesana.
Chiara Elefante
