Le Caritas sono abituate alle varie emergenze della vita quotidiana ma questo periodo di grave e impensabile emergenza ha messo a dura prova tutte le Caritas Parrocchiali e in modo particolare la Caritas Diocesana: esperienza di riferimento di tante Parrocchie, di moltissime situazioni di persone povere e disperate, di tante famiglie del Centro Storico di Castellammare, di diversi detenuti con le pene alternative, dei senza fissa dimora e di chi oggi si ritrova senza lavoro o con altre gravi fragilità familiari (violenze domestiche o presenza di persone con Handicap).
E’ stato ed è un tempo faticoso e complesso,
* per l’emergenza sanitaria: la presenza dei Contagiati, degli Asintomatici, delle persone in quarantena, l’impegno per la difesa delle persone, dei poveri accolti, degli operatori, la sicurezza della struttura e delle nuove modalità di relazioni …
* per l’emergenza sociale:
povertà più radicate nella società, gli scartati dalla società sempre più indietro, il respirare un clima di violenza, una rabbia, una ricerca costante del colpevole e il riemergere immediato della microcriminalità in questo humus sociale.
Il futuro, penso sarà ancora più complesso e noi, impegnati nelle tante CARITAS della nostra Diocesi, siamo chiamati sempre più a trovare nuovi sentieri per essere presenza e amore concreto e poter porre dei SEGNI che possano lenire il dolore di tante famiglie e pongano dei nuovi germi di Speranza certi che il Risorto, il VIVENTE è in mezzo a noi.
Facendo una piccola radiografia di questi due mesi, sembra un lunghissimo tempo, con l’Equipe Caritas abbiamo constatato che:
- Si sono aperti rapporti più attenti e concreti con alcune Parrocchie e con alcune Caritas Parrocchiali ;
- Si è molto sviluppato in modo significativo il Centro di Ascolto in forma REMOTA con un ascolto più puntuale, e si sono sviluppate concrete modalità anche per pagare bollette di utenze e fitti…
- L’accoglienza ai senza fissa dimora, che in passato era temporanea, ora è divenuta una comunità H24 con tutti i sevizi alla persona (naturalmente con le stesse persone e senza possibilità di contatti esterni per la sicurezza loro , nostra e della stessa struttura poiché questa “nostra CASA CARITAS” è particolare e per molti versi, strutturalmente, molto limitata).
- La Mensa è sempre in crescita ed ha continuato a servire, diventando distributore di “PASTI da ASPORTO“.
- Ha messo le ali “l’EMPORIO SOLIDALE“ (oggi offre un servizio dignitoso ai poveri con la possibilità di una “spesa completa” a 93 famiglie, 316 persone) . Anche in emergenza ha conservato la sua originaria vocazione: accoglienza e sostegno alle famiglie disagiate e cura delle stesse attraverso vari colloqui (con il Parroco e il CDA). La partecipazione è cresciuta enormemente con le indicazioni precise dei Parroci e delle Caritas Parrocchiali che hanno aderito a questa importante e dignitosa opera.
- Si è migliorata e ha assunta più responsabilità la vita quotidiana dei nostri amici Africani che la Diocesi ha accolto con l’impegno della Caritas: “IL PONTE“. La Caritas insieme al Parroco don Carmine ha realizzato incontri di informazioni, di rispetto delle regole sociali, di maggiore autonomia, di educazione sanitaria, di sanificazione. Si è lavorato ad una maggiore responsabilità e autonomia (naturalmente ancora molti di loro sono sostenuti con gli alimenti, i vestiti e tutto ciò che riguarda la vita scolastica). Questa sofferta esperienza li ha resi più responsabili e grande impegno stanno dimostrando i ragazzi nel seguire la scuola e l’istituto professionale in “forma remota”.
- Il Gruppo di “SORA AQUA“, sostenuto dalla Caritas Diocesana, con un Equipe di Psicologhe si è adoperato e si adopera con grande disponibilità a creare contatti di ASCOLTO per le donne che subiscono violenza nel territorio di Castellammare: sappiamo che questo periodo di obbligata e lunga convivenza nelle famiglie è un momento in cui spesso si scatenano impensabili violenze.
La Caritas ha sperimentato un tempo di grande generosità:
- da parte di esercenti e aziende di alimenti: Verdure varie, frutta, cornetti, pane … che abbiamo consumato per la preparazione dei pasti quotidiani in Caritas;
- Donazioni da parte di alcuni Pastifici: PASTA che la Caritas ha consegnato a qualche Parrocchia impegnata a realizzare i “PACCHI ALIMENTARI“.
- Tanti gesti di carità di famiglie povere e di singoli che hanno rinunciato a dei loro benefici (aiuti di ogni genere) a vantaggio di altre persone che hanno ritenute più bisognose.
Certamente nel prossimo futuro “dei servizi andranno ancora rimodulati” a partire dal momento in cui il Governo disporrà delle “aperture sociali“ pur sapendo che il tema del COVID-19 avrà tempi molto lunghi e che le “DISTANZE SOCIALI” saranno obbligatorie per tanto tempo.
In quel che sarà il nuovo contesto, in forma responsabile, si muoverà “LA FANTASIA” della CARITAS DIOCESANA , delle CARITAS PARROCCHIALI supportata da un grande amore per chi, ancora una volta “RESTERA’ INDIETRO“ e ha bisogno dello sguardo di CURA della COMUNITA’ dei CREDENTI e della CHIESA DIOCESANA.
Ringrazio molto gli operatori delle Caritas Parrocchiali, della Caritas Diocesana , dell’Emporio Diocesano che anche in questo momento difficile hanno saputo essere attenti non solo alla propria famiglia ma anche a chi oggi più di ieri ha bisogno della loro presenza. Il loro servizio è una grande testimonianza in questi momenti segnati da pericoli, da tensioni sociali, da povertà, da smarrimento ma anche da manifestazioni di fede, da sguardi illuminati da speranze, da un amore sconfinato.
Don Mimmo
Direttore Caritas Diocesana