Carissimi!! Oggi è Venerdì Santo e non ho resistito a dovervi scrivere un messaggio di augurio e di speranza… sono più di due anni che mi occupo dell’accoglienza notturna qui in Caritas; e in tutto questo tempo sono passati davanti a me tante vite, tante storie, lacrime, grida, fallimenti…
Oggi si fa silenzio e in questo silenzio tutto questo “eco” stonato e assordante ritorna a me, al mio cuore che fa da ricevitore… stranamente mi ritrovo il piccolo dormitorio “pieno”, “affollato”…sono tutti qui, non manca nessuno…anche quelli che tempo addietro hanno lasciato questa vita…
E poi li guardo tutti anche attraverso il Crocifisso, attraverso quegli occhi… e non c’è Crocifisso senza Croce…anche quella Croce, quanto è preziosa, quanto è sacra!! Come sacre sono le vite di questi nostri fratelli piccoli…
La Pasqua è un “passaggio” …passaggio dalla morte alla Vita… ma fatemi essere paradossale….
Chi crede, chi sceglie di donare tempo, chi sceglie di donare la vita al servizio dei fratelli può e deve attraversare un altro passaggio: dalla vita alla morte, dalla vita alle “morti”…. Sì, perché anche quelle sono sacre!!! Gesù non ci ha salvato per la Sua croce, ci ha salvato per la Sua fedeltà, la fedeltà all’Amore, la fedeltà all’uomo…questo è il coraggio dell’Amore, questo è l’andare oltre noi…
Lavare i piedi non è solo un gesto liturgico che ci emoziona, ma per il credente deve poter essere uno stile di vita, un habitus…
Allora tanti auguri di buona Pasqua paradossale a tutti voi, nella logica e nella scia della Carità…!
Lucio Longobardi operatore Caritas
e i fratelli piccoli dell’accoglienza