Oltre il cancello…

DIARIO DI BORDO, 29 AGOSTO 2022 ore 20.40

Sarajevo

 

Nella giornata di oggi abbiamo ripreso il servizio all’interno del campo profughi di Blazuj.  Una volta oltrepassato l’ingresso del campo la sensazione è stata completamente diversa rispetto alla giornata di venerdì, ci siamo sentiti molto più a nostro agio, accolti anche da qualche sorriso incorniciato da volti a noi non più del tutto sconosciuti.

Ci siamo messi in gioco dividendoci in gruppi e collaborando con il personale dell’IOM durante la mattinata. In particolare alcuni di noi hanno aiutato nella distribuzione dei pasti all’interno delle cucine, altri nel servizio di pulizia, mentre un terzo gruppo si è occupato dell’accoglienza all’interno del Social Corner della Caritas, distribuendo bevande calde e offrendo ai migranti la possibilità di condividere le proprie storie, i pensieri e le speranze per il futuro, o anche semplicemente fare due chiacchiere con noi.

Stare a contatto con loro ci ha permesso di accedere ad una minuscola parte del loro percorso di vita, scoprendo di più sulle loro culture, sul legame che hanno con le proprie radici, ma soprattutto sulle motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questi lunghi e faticosi viaggi.

Li abbiamo poi coinvolti nel primo pomeriggio in alcuni giochi e, consapevole del fatto che dietro ognuno dei loro sorrisi c’è una storia forte, non dimenticherò mai gli occhi gioiosi di chi lanciando la pallina all’interno di un bicchiere ha ritrovato quella spensieratezza dei vent’anni che sembrava aver perso. Proprio come dice il testo della canzone di Giovanotti “I love you baby” (nostro inno durante questa esperienza) abbiamo visto per un attimo “la luce nei loro occhi tornare nei loro occhi”.

A fine giornata le loro parole risuonano ancora nelle mie orecchie e mi sento grata per aver avuto l’opportunità di ascoltare questi ragazzi e trascorrere del tempo insieme, grata di aver oltrepassato quel cancello ancora una volta nonostante le mille incertezze iniziali, grata di sperimentare questo senso di comunione con gli altri. E forse dopo una giornata così possiamo dire anche noi di aver ritrovato la luce nei nostri occhi.

Valentina Falanga