Siamo al secondo giorno del 43mo #ConvegnoCaritas2023.Nel momento di preghiera iniziale, guidato da don Francesco Picone, siamo stati invitati dalla Parola a guardare la storia con gli occhi di Dio, a guardare il mondo dalle periferie esistenziali, ad avere coscienza che le periferie del Signore sono infinite.
Ha preso poi la parola Salvatore Ferrigno che narrandoci la sua vita ha evidenziato come per lui la bellezza della vita è il tempo e come anche quando non capiva il perché di certe cose…, nel suo percorso di rinascita, si è fidato anche perché si sente desiderato da Dio
e Suo figlio.
Salvatore ha mostrato come per lui il buio si è fatto luce e la luce indica la strada.
Ha preso poi la parola il professor Giovanni Laino che ha precisato come siamo chiamati a stare in periferia, come è necessario mettere al centro le periferie nella politica.
Ci ha esortati dicendo che il nostro essere samaritani non va vissuto con la pretesa di fare tutto da soli ma in co-progettazione, co-gestione.
Il nostro servizio deve essere in contatto con politiche pubbliche.
È seguito poi l’intervento del professor Carmine Matarazzo che ha precisato come la capacità di abitare è capacità di costruire, come tutti siamo chiamati ad essere luoghi umani.
Siamo chiamati a vivere la povertà come logica per vivere la ricchezza da figli di Dio.
Dobbiamo abitare le periferie, non guardarle da lontano. Siamo chiamati ad amare.
L’amore legge, comprende ed eleva. Il Vangelo è periferia.
Nel pomeriggio c’è stata una tavola rotonda coordinata da Don Bruno Bignami direttore dell’ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro. Don Gino Ballirano, parroco di Casamicciola; Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde, Caivano; Don Alberto Conti, direttore della Caritas diocesana di Trivento; Gennaro Pagano, coordinatore del patto educativo per Napoli, ci hanno narrato come dalle ferite possono nascere germogli di vita nuova.
Le ferite raccontano qualcosa, rimandano ad una vita piena solo se si ha il coraggio di toccare… È possibile rinascere solo laddove delle persone si mettono insieme creando comunità perché ci siano gli anticorpi rispetto ai problemi che nascono… Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie animati dal Vangelo. La Caritas nella Chiesa è chiamata ad essere sale…, luce…, lievito… Siamo chiamati ad annunciare il Vangelo con una sete di verità. Siamo chiamati a sposare il luogo, la terra, la comunità dove siamo, come Cristo ha sposato la nostra umanità.
suor Rossella D’Aniello