Sosta per rigenerarsi e rigenerare

I giorni 8-9-10 abbiamo vissuto, come ogni anno, i nostri incontri di verifica, programmazione e formazione Caritas. Il luogo degli incontri è stato l’accogliente e bel giardino della nostra collaboratrice dott.ssa Alessandra Rosa Rosa. Sono stati giorni ricchi, intensi. Le giornate sono iniziate con la preghiera, la riflessione e la meditazione guidata dal nostro direttore Don Mimmo Leonetti.

Abbiamo condiviso tra noi le nostre esperienze personali di come esprimiamo l’amore per i poveri; il nostro impegno ad imparare a guardare con gli occhi dei poveri. Ci siamo interrogati sui nuovi bisogni che nel nostro territorio ci interpellano e su come rispondere a questi bisogni. Come esercitare sempre meglio la funzione pedagogica nello sguardo dello sviluppo integrale dell’uomo. E come tutto ciò è necessario che avvenga in un costante e proficuo lavoro di équipe. Ci siamo interrogati sui passi in avanti che ha fatto la nostra Caritas e quali passi è chiamata a compiere; sull’influenza della nostra Caritas sulle realtà circostanti e su quali sono i problemi e le difficoltà del lavoro in èquipe.

Con il prof. psicologo e psicoterapeuta Giovanni Ruggiero abbiamo riflettuto sull’ascolto attivo e come attuarlo. Abbiamo preso coscienza che, come operatori e collaboratori, abbiamo una grande sfida, quella di imparare ad imparare che è un atteggiamento di curiosità, meravigliosa, predisposizione all’ascolto e messa in discussione. Nel nostro servizio siamo chiamati a leggere e reggere il dolore. In questo impegno siamo chiamati ad essere autentici, credibili e responsabili. Siamo chiamati a scegliere per essere uomini e donne di speranza che donano il proprio sguardo di bellezza sul mondo ferito, in fiamme, che brucia.

Con il prof. Renato Briganti ci siamo soffermati sulle cause delle povertà globali, cause individuate essenzialmente sulle scelte di politiche ecologiche che hanno creato desertificazioni e cambiamenti climatici distruttivi e dalle politiche economiche aggressive e di sfruttamento del sud del mondo si dà realizzare una ricchezza eccessiva nelle mani del 10% del mondo e una povertà al 90% delle popolazioni mondiali. Tutte queste realtà molto complesse hanno bisogno di risposte articolate che ciascuno di noi nel nostro piccolo deve ricercare e dare con la consapevolezza che la grandezza dei problemi non ci deve astenere dall’impegno di cittadini attivi e responsabili trovando quegli spazi importanti di partecipazione alla costruzione di un comportamento culturale e sociale. Per fare ciò siamo chiamati a vivere un tempo liberato.

Il dottor Gennaro Izzo e i suoi colleghi, con la presenza dell’assessora alle politiche sociali dott.ssa Alessandra Polidori, ci ha comunicato la realtà delle tante povertà presenti nella città di Castellammare di Stabia e gli interventi non facili che la struttura delle politiche sociali realizza attraverso la presenza di vari assistenti sociali e di diverse strutture che si interessano delle varie povertà.

Questi nostri tre giorni sono stati per noi un importante momento di riflessione su ciò che finora è stato realizzato con il desiderio di un rinnovamento più profondo.

sr Rossella D’Aniello